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Obiettivo Media Relation
2016 - Franco Angeli editore

Un vademecum narrato di tecniche, idee e strategie sulle nuove tendenze della comunicazione d'impresa per aspiranti comunicatori. Un ampio ventaglio di tips, consigli e suggerimenti dei protagonisti, senior e junior, fra le esperienze maturate in ambito aziendale e la riflessione analitica del mondo accademico.
In occasione del decennale del Master in Media Relation e Comunicazione d'Impresa dell'Università Cattolica di Milano, l'incontro fra una realtà universitaria d'eccellenza e il mondo delle imprese, vengono raccolte le testimonianze di dodici ex-studenti diplomati, oggi comunicatori junior, insieme a cinque docenti membri del consiglio direttivo del Master, comunicatori senior (direttori della comunicazione e manager in importanti aziende pubbliche e private e autorevoli giornalisti) che hanno voluto raccontarsi e raccontare storie professionali, tecniche e passioni attraverso le proprie esperienze dirette e le best practices più attuali.
Oltre a racconti emozionanti di giovani comunicatori che, dopo aver concluso il Master, hanno fatto della loro passione un mestiere, affrontando le difficoltà dei primi approcci e le soddisfazioni dei primi successi, vengono tracciate le sfide dei nuovi comunicatori, alla ricerca della fiducia, il bene più prezioso da condividere con tutti gli interlocutori: dagli influencer ai gatekeeper dagli opinion leader ai consumatori.
Un mix di scienza, arte e boots on the ground, tra la formazione e il lavoro sul campo, un libro per chi desidera intraprendere un percorso professionale nel mondo della comunicazione e per chi ne vuole migliorare la propria visione.



 




 

 



LA SVOLTA FIDUCIARIA
2013 - Lupetti editore

La politica e i partiti, oggi in Italia, sono arrivati a un bivio: o cambiano modalità di essere e di comunicare con i cittadini, gli elettori, oppure la scena sarà occupata da forme di antipolitica e da estremismi che possono sfociare in derive fiduciarie pericolose.
Questo libro, però, non si occupa dell'"essere" della politica, compito che lasciamo volentieri ai politologi di mestiere, ma del "dire" della politica, ovvero delle forme e delle strategie della comunicazione politica.
In particolare si vuole porre l'accento su quello snodo fondamentale e prioritario della comunicazione pubblica che è la questione fiduciaria. All'interno di ogni patto comunicativo, in generale, e di quello politico in particolare, la fiducia è la premessa e, allo stesso tempo, la base fondamentale su cui si regge ogni comunicazione che abbia la prerogativa e l'ambizione di essere coerente ed efficace.
Il libro prende in esame l'evoluzione del patto fiduciario con gli elettori a partire dalle comunicazioni iperrealiste, di cui Silvio Berlusconi è stato uno dei principali protagonisti almeno in Italia, fino ad arrivare alle narrazioni del nuovo realismo, che hanno visto da una parte il trionfo inaspettato di Giuliano Pisapia a Milano e dall'altra parte l'affermazione del MoVimento 5 stelle.

 








 


DEL COMUNICARE
2008 - Presentazione per la mostra di
Silvano Brugnerotto

"Nell'epoca della comunicazione veloce, usa e getta (una comunicazione riconducibile al fast food, simbolo della società attuale, dove anche il cibo perde la sua sostanza sacrale), Brugnerotto è un professionista completo e flessibile: padroneggia allo stesso tempo la manualità e la multimedialità, si muove agevolmente all'interno dei diversi media, dall'illustrazione allo storyboard, dal fumetto alle pagine web. Ma questa padronanza dei vari linguaggi non ha mai un fine puramente tecnico: mira sempre a una distinzione, a una ricerca stilistica che garantisca sostanza durevole all'immagine, per affidarla al serbatoio della memoria. Brugnerotto si colloca dunque oltre il post-moderno, e il suo lavoro sintetizza un baluardo contro il consumo veloce e vuoto dell'immagine tipico della postmodernità. Mentre la cultura iconografica contemporanea ci chiede di vedere tutto, sentire tutto e dimenticare tutto, possibilmente in fretta per rispondere al culto della velocità, egli costringe il fruitore delle sue opere a fermarsi un momento, per gustare il richiamo dell'arte e della cultura".

(dal testo sul catalogo).

 




 




IMMAGINI DEL SENTIRE
1997 - Pubblicazioni dell'I.S.U. - Università Cattolica

"I testi della comunicazione di massa postmoderna e lo stesso contesto socio-culturale, in cui essi sono immersi, sembrano essere percorsi da un'istanza comune, trasversale a tutti i prodotti. Questo fremito, fortemente omogeneizzante nell'eterogeneità delle offerte, si caratterizza per la ridondanza accordata a esperienze fruizionali di tipo emotivo, fatico, privilegiate rispetto a quelle di tipo cognitivo ed epistemico. I prodotti tecnoseriali della cultura postmoderna giocano sempre più le loro carte comunicative al tavolo delle emozioni, del sentire e far sentire effetti di verità, della relazionalità e della prossimità. Stabilire contatti, agire e interagire con e per l'utente è l'imperativo categorico di film e telefilm, di programmi televisivi e di video d'arte."

(dall'introduzione "Un viaggio fra gli specchi della seduzione postmoderna ", di Alberto Negri).

 




 

 


LUDICI DISINCANTI
1996 - Bulzoni editore

Questo libro si propone come il primo tentativo di fornire un'interpretazione organica di tutti quei fenomeni della comunicazione audiovisiva in generale e cinematografica in particolare che solitamente vengono posti sotto l'etichetta onnicomprensiva della postmodernità.
Le recenti tecnologie della comunicazione rendono possibile modalità di visione inedite. L'utilizzo del computer in fase creativa e nella fase di post-produzione, gli effetti speciali, l'uso della steady-cam nella ricerca ossessiva del particolare e del dettaglio esaltante, la tridimensionalità, l'interattività dei giochi di simulazione, la velocità, l'effetto moviola, aprono la strada a nuove dimensioni del comunicare.
Da qui il bisogno di elaborare strumenti interpretativi e chiavi di lettura più adeguati al fine di analizzare, comprendere e catalogare testi filmici e immagini degli anni Ottanta e Novanta. Ritroviamo così film come Rocky IV, Nove settimane e mezzo, Tacchi a spillo, Cuore selvaggio, Pretty woman, Assassini nati, Il cielo sopra Berlino, Il tagliaerbe, Terminator II, Hook, Quei bravi ragazzi e molti altri ancora, apparentemente diversi l'uno dall'altro, eppure uniti da un filo comune che li attraversa: la simulazione di un rapporto speciale con lo spettatore, la messa in scena di un dialogo estremamente seducente e pirotecnico con il loro pubblico. Storie deboli, fragili, spesso inconsistenti, si coniugano a una scrittura audiovisiva accesa, effervescente, che ama avvitarsi intorno a se stessa in un interminabile gioco narcisistico, dove passione e disincanto, fiducia e scetticismo, si fondono e si confondono.

 





 

 





EROS E CINEMA D'AUTORE

1995 - by Cineforum G. Verdi Edizioni

"Definire natura e confini dell'eros così come viene rappresentato nel cinema significa certamente interrogarsi su un fenomeno complesso. Il cinema stesso, come afferma Bazin è connaturale all'erotismo. L'erotismo appare come progetto e contenuto fondamentale del cinema. Del resto il voyeurismo insito nella condizione spettatoriale è simile, come vedremo, alla posizione del soggetto desiderante nel contratto comunicativo dell'eros".

(dalla premessa "La rappresentazione dell'eros nel cinema: dal classico al postmoderno", di Alberto Negri).

 

 


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