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LUDICI
DISINCANTI
1996 - Bulzoni editore
Questo libro si propone come il primo tentativo
di fornire un'interpretazione organica di tutti quei fenomeni della comunicazione
audiovisiva in generale e cinematografica in particolare che solitamente
vengono posti sotto l'etichetta onnicomprensiva della postmodernità.
Le recenti tecnologie della comunicazione rendono possibile modalità
di visione inedite. L'utilizzo del computer in fase creativa e nella fase
di post-produzione, gli effetti speciali, l'uso della steady-cam nella
ricerca ossessiva del particolare e del dettaglio esaltante, la tridimensionalità,
l'interattività dei giochi di simulazione, la velocità,
l'effetto moviola, aprono la strada a nuove dimensioni del comunicare.
Da qui il bisogno di elaborare strumenti interpretativi e chiavi di lettura
più adeguati al fine di analizzare, comprendere e catalogare testi
filmici e immagini degli anni Ottanta e Novanta. Ritroviamo così
film come Rocky IV, Nove settimane e mezzo, Tacchi
a spillo, Cuore selvaggio, Pretty woman, Assassini
nati, Il cielo sopra Berlino, Il tagliaerbe, Terminator
II, Hook, Quei bravi ragazzi e molti altri ancora,
apparentemente diversi l'uno dall'altro, eppure uniti da un filo comune
che li attraversa: la simulazione di un rapporto speciale con lo spettatore,
la messa in scena di un dialogo estremamente seducente e pirotecnico con
il loro pubblico. Storie deboli, fragili, spesso inconsistenti, si coniugano
a una scrittura audiovisiva accesa, effervescente, che ama avvitarsi intorno
a se stessa in un interminabile gioco narcisistico, dove passione e disincanto,
fiducia e scetticismo, si fondono e si confondono.
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